Emergenza Ucraina

In questa pagina sono disponibili domande e risposte relative all'emergenza Ucraina. 

La situazione è in costante evoluzione e, al momento, il Dipartimento della Protezione Civile non ha attivato alcuna raccolta fondi in favore della popolazione ucraina. 

Ti informiamo che è possibile fare donazioni in denaro tramite il numero solidale 45525 attivato da Croce Rossa Italiana, Unhcr e Unicef. RAI Per il Sociale assicura il proprio sostegno alla raccolta fondi. 

Per tutti gli aggiornamenti sulle azioni intraprese dal Dipartimento, in considerazione del mutare degli eventi in corso, ti suggeriamo di monitorare periodicamente la sezione del sito dedicata a questa emergenza.

Il Dipartimento della Protezion Civile non recluta personale sanitario e pertanto ti suggeriamo di rappresentare la tua disponibilità alla Regione di appartenenza, per informazioni sull’attivazione e l’organizzazione di aiuti sanitari, o ad associazioni specializzate di settore.

Attraverso le Regioni, il Dipartimento sta comunque raccogliendo le disponibilità di medicinali e beni sanitari utili alla popolazione ucraina e richiesti nell’ambito del Meccanismo Unionale di protezione civile.

 

È possibile mettere a disposizione:

  • beni tra cui abbigliamento, prodotti di diversa tipologia (elettronici, per l’infanzia, per la casa, per la persona e per la scuola) 
  • servizi diversi, quali insegnamento, interpretariato, mediazione culturale, supporto legale, psicologo e trasporto

Se intendi presentare un'offerta compila il modulo presente nella piattaforma https://offroaiuto-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/

Strutture di coordinamento dell'emergenza, organizzazioni di volontariato o rappresentanti del Terzo Settore valuteranno la tua proposta. Sarai ricontattato se la tua offerta risponde a una reale necessità. 

Per la partecipazione delle organizzazioni di volontariato a eventi internazionali è necessaria l'attivazione del Dipartimento della Protezione Civile per le organizzazioni iscritte all’Elenco centrale e delle Regioni/PA e per quelle iscritte agli Elenchi territoriali.

Se sei un volontario iscritto a una associazione appartenente a un Elenco nazionale e vuoi aggiornamenti su eventuali interventi, ti invitiamo a chiedere maggiori informazioni al responsabile della tua associazione.

Anche per dare il proprio contributo alle attività di accoglienza e assistenza alla popolazione ucraina in arrivo o in transito in Italia, è necessario far parte di un’organizzazione di volontariato di protezione civile attivata dal Dipartimento della Protezione civile oppure da una Regione o da una Provincia Autonoma.

La tua azienda può mettere a disposizione:

  • alloggi (un'intera abitazione o una struttura)
  • beni quali abbigliamento, alimenti non deperibili, prodotti di diversa tipologia (elettronici, per l’infanzia, per la casa, per la persona e per la scuola) 
  • servizi di diversi, quali insegnamento, interpretariato, mediazione culturale, supporto legale, psicologo e trasporto

Se intendi proporre un'offerta compila il modulo presente nella piattaforma https://offroaiuto-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/

Strutture di coordinamento dell'emergenza, organizzazioni di volontariato o rappresentanti del Terzo Settore valuteranno la tua proposta. Sarai ricontattato se la tua offerta risponde a una reale necessità. 

La disponibilità ad accogliere è una grande sfida per la nostra società e per ciascuno di noi. È quindi necessario essere consapevoli di cosa significhi accogliere quanti stanno scappando da un conflitto.

Anche per questo motivo è stato immaginato un percorso di  accoglienza diffusa che coinvolge diverse organizzazioni, quali enti del terzo settore, centri di servizi per il volontariato, associazioni ed enti religiosi, che al loro interno hanno competenze e conoscenze per accompagnare anche le famiglie italiane che vogliono mettersi a disposizione.

Se si vuole offrire ospitalità è possibile inserire la propria offerta sulla piattaforma https://offroaiuto-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/

Se la propria disponibilità risponde a una reale esigenza di ospitalità sul territorio si procede a una valutazione dell’offerta. Nel caso l’offerta di alloggio sia ritenuta adeguata, è previsto un percorso di orientamento e formazione delle famiglie accoglienti, attività di tutoraggio e mentoring, con particolare riguardo alle attività di valutazione dell’idoneità delle famiglie candidate ad accogliere, di incrocio tra il profilo delle persone da ospitare e le famiglie accoglienti, anche attraverso la stipula di un patto di convivenza.

Questo per sostenere e supportare coloro i quali danno la loro disponibilità ad ospitare persone in fuga dalla guerra.

Non sono in vigore provvedimenti che prevedano un contributo da destinare a chi fornisce generosamente ospitalità alle persone in fuga dall'Ucraina. 

Il contributo di sostentamento, previsto dall’Ordinanza del Capo del Dipartimento n. 881 del 29 marzo 2022, è destinato alle persone che hanno fatto richiesta di permesso di soggiorno per protezione  temporanea e che non usufruiscono di una alloggio previsto dai sistemi di accoglienza finanziati con fondi pubblici (come ospitalità nei CAS - Centri di assistenza straordinaria, nel SAI – Sistema di accoglienza e integrazione, in altre strutture per l’accoglienza diffusa o in strutture alberghiere messe a disposizione dalle Regioni).

I titolari di protezione temporanea possono richiedere il contributo di sostentamento dalla piattaforma https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/ 

Qualora la persona che stai ospitando abbia accesso al contributo potrà, se lo vorrà, contribuire alle spese extra da te sostenute.

Prima di tutto devi regolarizzare la tua presenza nel Paese. Vai alla Questura-Ufficio immigrazione della città in cui ti trovi per sottoscrivere la dichiarazione di presenza e, se lo vorrai, richiedere il permesso di soggiorno per protezione temporanea. Riceverai anche il codice fiscale necessario ad accedere ai servizi pubblici durante la tua permanenza in Italia. Ricorda che, a seconda della tua situazione e delle tue esigenze personali, puoi chiedere anche altri tipi di protezione, come quella internazionale o speciale

Se non hai un alloggio, rivolgiti al Comune della città in cui ti trovi per avere informazioni utili sul sistema di accoglienza in Italia.

Se tu o un membro della tua famiglia avete necessità di particolari soluzioni alloggiative, rivolgiti al Comune della città in cui ti trovi e comunica le tue esigenze.

Se usufruisci della protezione temporanea puoi rimanere per un anno in un alloggio della rete dei CAS-Centri Accoglienza Straordinaria e SAI-Sistema Accoglienza Integrazione.

Al termine del primo anno, il permesso di soggiorno per protezione temporanea può essere prorogato automaticamente per un ulteriore anno, di sei mesi in sei mesi, salvo diversa decisione del Consiglio dell’Unione Europea.

Sì, puoi trasferirti in un’altra città, ma dovrai comunque ritirare il permesso di soggiorno nella stessa Questura-Ufficio Immigrazione dove hai presentato la richiesta.

La protezione temporanea è uno status pensato proprio per coloro i quali si trovano solo temporaneamente in un altro Paese. Se vorrai, potrai tornare in Ucraina in qualsiasi momento.

Dovrai rivolgerti all’Autorità di Pubblica Sicurezza che provvederà ad interessare la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni e i Servizi sociali dei Comuni per la valutazione, nel superiore interesse del minore, della soluzione di accoglienza e della nomina del tutore.

Se sei stato nominato tutore in Ucraina o sei comunque stato nominato responsabile del minore da un’autorità dell’Ucraina dovrai mostrare la relativa documentazione, possibilmente in originale.

Entro cinque giorni dal tuo ingresso in Italia, puoi viaggiare gratis a bordo di treni intercity, Eurocity e Regionali, sui servizi di trasporto marittimo diretto alle Isole e sulla rete autostradale per raggiungere il primo luogo di destinazione o di accoglienza.

Sì, con il permesso di soggiorno per protezione temporanea puoi spostarti tra i Paesi dell’Unione Europea.

Contatta l’Ambasciata Ucraina per comunicare la tua necessità e ottenere un documento d’identità, con validità temporanea, necessario per accedere ai servizi pubblici. Prima di recarti presso le autorità diplomatiche o consolari del tuo Paese di origine, pensa bene se c’è qualche motivo per cui ti senti in pericolo e non vuoi che le autorità del tuo Paese sappiano dove ti trovi oggi. In questo caso, potrai sempre presentare domanda di “protezione internazionale”.

L’Ambasciata Ucraina si trova a Roma in Via Guido d’Arezzo 9 e riceve dal lunedì al venerdì dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.

Puoi contattare gli uffici al numero +39 06 841 2630 - Fax +39 06 854 7539 e alla mail: emb_it@mfa.gov.ua.

Puoi anche recarti presso le rappresentanze consolari presenti in diverse città italiane:

Roma Via Monte Pramaggiore 13 - 00141.

  • Telefono-Infoline: 06 82003641;
  • Telefono-Urgenze: +393519886823;
  • Fax: +3906823706;
  • E-Mail: gc_it@mfa.gov.ua;
  • Orario: 9.00-13.00 e 14.00-16.00 di martedì, mercoledì e giovedì; 10.00-14.00 di sabato.

Milano Via Ludovico di Breme, 11 – 20156.

  • Telefono-Infoline: +3902801333, TelefonoUrgenze: +393487254038;
  • Fax: +390286984863;
  • E-Mail: gc_itm@mfa.gov.ua;
  • Orario: 09.00-13.00; 14.00-17.00 dal lunedì al venerdì; 10.00-14.00 di sabato.

Napoli Via G. Porzio 4, Centro Direzionale Isola B3, int. 5-6 – 80143.

  • Telefono-Infoline: +390817875433, • Telefono-Urgenze: +393277364822;
  • Fax: +390816057867;
  • E-Mail: gc_itn@mfa.gov.ua;
  • Orario: previo appuntamento in Consolato o sulla piattaforma https://online.mfa.gov.ua/application 09.00-13.00; 15.00-17.00 dal lunedì al giovedì; 09.00-13.00 il venerdì e il sabato.

Sì. La Banca d’Italia ha stipulato un accordo con la Banca Nazionale Ucraina per consentire alle persone provenienti dall’Ucraina, inclusi i minori, il cambio delle grivnie in euro. Se hai ottenuto il permesso di soggiorno per protezione temporanea o il riconoscimento della protezione internazionale puoi cambiare fino a 10.000 grivnie (pari a circa 300 euro).

Le operazioni di cambio sono gratuite e non sarà necessaria l’apertura di un conto. Per ulteriori informazioni consulta la pagina Banca d’Italia - Cambio in euro delle banconote ucraine (hryvnia) a beneficio degli sfollati provenienti dall’Ucraina (bancaditalia.it).

Se la struttura che ti ospita non ti fornisce cibo o vestiti, puoi comunicare le tue necessità al Comune in cui ti trovi, a un’associazione locale di protezione civile o alla parrocchia più vicina.

Se hai trovato in modo autonomo una sistemazione presso amici, parenti o una famiglia ospitante, puoi usufruire del contributo di sostentamento. Per richiederlo, devi prima presentare la domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea presso la Questura-Ufficio immigrazione della città in cui ti trovi.

Riceverai così il codice fiscale con cui accedere alla piattaforma dedicata per richiedere il contributo: https://contributo-emergenzaucraina.protezionecivile.gov.it/#/. Il contributo ti sarà riconosciuto per un massimo di tre mesi dalla data riportata sulla ricevuta di presentazione della domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea.

Vai al Comune della città in cui ti trovi e chiedi informazioni su come è organizzato il sistema di accoglienza.

Entro due giorni dal tuo arrivo, un rappresentante della famiglia che ti ospita deve recarsi insieme a te al Commissariato di zona (Polizia) per compilare la Dichiarazione di Presenza e di Ospitalità. Ricordati di portare con te un documento di identità.

Non c’è alcun provvedimento che preveda aiuti economici per la famiglia che ti ospita. Quando avrai accesso al contributo di sostentamento, se vorrai, potrai contribuire alle spese extra sostenute da chi ti sta offrendo ospitalità.

L’ordinanza n. 881 del 29 marzo 2022 del Capo del Dipartimento della Protezione Civile prevede che il contributo di sostentamento possa essere erogato per la durata massima di tre mesi, a partire dal giorno della richiesta di protezione temporanea. Eventuali aggiornamenti sulla durata di erogazione del contributo potranno essere previsti con ulteriori provvedimenti.

Se hai bisogno di fototessere e fotocopie per compilare la documentazione necessaria alla tua permanenza in Italia, rivolgiti al referente della struttura.

Se sei vittima di violenza di genere o stalking puoi chiamare il numero verde 1522, attivo h24 in tutta Italia e disponibile anche in lingua ucraina. Se ti trovi in una situazione di pericolo, chiama il NUE-Numero Unico per le Emergenze (112) e richiedi l’intervento immediato delle Forze dell’ordine e, se necessario, dell’assistenza sanitaria. Se ti trovi in una Regione in cui il NUE non è ancora attivo chiama la Polizia (113) o i Carabinieri (112). Per ricevere soccorso sanitario chiama il 118.

Per aprire un conto corrente di base sarà sufficiente presentarsi alla banca prescelta con il permesso di soggiorno ed un documento d’identità in corso di validità.

Vai al Pronto Soccorso dell’ospedale più vicino o chiama i numeri d’emergenza 112 o 118.

Al tuo primo accesso, se non ne avevi già fatto richiesta tramite l’Azienda sanitaria locale (Asl) a te più vicina, ti verrà rilasciato o ti sarà spiegato come richiedere il codice STP - Straniero temporaneamente presente che ti servirà per accedere alle prestazioni sanitarie.

Il codice STP può essere rilasciato anche dalle Aziende ospedaliere, dai Policlinici universitari e dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) ed è valido su tutto il territorio nazionale per la durata di 6 mesi.

 

Se hai ricevuto la dose booster, hai completato il ciclo vaccinale primario o sei guarito dal Covid-19 da meno di 120 giorni, dovrai stare in isolamento per 7 giorni a partire dal primo tampone positivo.

Se non sei vaccinato o non hai completato il ciclo vaccinale, è previsto che tu stia in isolamento per 10 giorni. Potrai uscire soltanto dopo un test negativo da effettuare al termine dell’isolamento e solo se negli ultimi tre giorni non hai avuto sintomi.

Se continuerai a risultare positivo, potrai interrompere l’isolamento al termine dei 21 giorni a partire dal primo tampone positivo. Nel caso tu non abbia la possibilità di restare in isolamento nel posto in cui hai trovato accoglienza contatta il numero verde messo a disposizione dalla Regione in cui risiedi disponibile a questo link.

No, non è prevista la separazione dei nuclei familiari. Se i tuoi figli sono positivi al test covid19 tu sei individuato quale contatto stretto.

Devi quindi rispettare il regime dell’autosorveglianza consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, al chiuso o in presenza di assembramenti, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Se durante il periodo di autosorveglianza manifesti sintomi di possibile infezione da Sars-Cov2, dovrai fare un test antigenico o molecolare per la rilevazione di SARS-CoV-2 che in caso di risultato negativo va ripetuto, se ancora sono presenti sintomi, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

Se ti sei sottoposto alla vaccinazione anti Covid-19 con i vaccini Pfizer, Moderna, Astrazeneca, Johnson&Johnson o Novavax (o equivalenti Covishield, R-Covi, Fiocruz), puoi recarti presso l’Azienda Sanitaria Locale (Asl) più vicina presentando un documento di identità e la documentazione che attesta la tua vaccinazione.

In base al tuo stato vaccinale, la Asl avvierà la procedura di rilascio del green pass (EU Digitale Covid Certificate). Se hai ricevuto un vaccino diverso da quelli sopra elencati, puoi ottenere un green pass temporaneo con un test negativo, che ha una validità di 72 ore in caso di tampone molecolare e 48 ore in caso di test antigenico.

La Asl può offrirti nuove vaccinazioni anti Covid-19 autorizzate in Italia.

Se non sei in possesso della documentazione comprovante le vaccinazioni ricevute, puoi accedere all’offerta delle vaccinazioni in Italia recandoti presso l’Azienda Sanitaria Locale (Asl) per ricevere eventuali indicazioni.

Se non sei in possesso della documentazione comprovante le vaccinazioni ricevute, puoi accedere all’offerta delle vaccinazioni in Italia recandoti presso l’Azienda Sanitaria Locale (Asl) per ricevere eventuali indicazioni.

In Italia le vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e sedici anni e per i minori stranieri non accompagnati sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, antiepatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenza e tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, antiparotite, anti-varicella.

Il rispetto degli obblighi vaccinali è un requisito per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia. Se sei genitore o tutore legale di un minore che ha già ricevuto i vaccini in Ucraina, ma non hai con te la documentazione necessaria per attestarlo, dovrai recarti all’Azienda Sanitaria Locale (Asl) di zona per una valutazione dello stato vaccinale del minore e ricevere indicazioni.

Per richiedere il medico di famiglia o il pediatra di libera scelta devi prima presentare domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea presso la Questura-Ufficio immigrazione della città in cui vivi.

Con la ricevuta della domanda, o il permesso di soggiorno per protezione temporanea, puoi iscriverti al Servizio sanitario nazionale presso gli uffici dell’Azienda Sanitaria Locale (Asl) più vicina al domicilio che hai indicato nella richiesta e scegliere il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta per i minori di cui sei genitore o tutore legale.

Fino alla presentazione della richiesta del permesso di soggiorno ti sarà comunque garantita l’assistenza sanitaria di base da parte delle strutture abilitate, attraverso il codice STP- Straniero temporaneamente presente.

Rivolgiti all’Azienda Sanitaria Locale (Asl) più vicina per avviare il procedimento per la richiesta dell’insegnante di sostegno. La Asl produrrà una relazione che dovrai consegnare alla scuola presso la quale intendi iscrivere tuo figlio.

In Italia ci sono diverse associazioni che si occupano di disabilità. Molte di queste sono note ai servizi sociali, quindi informati prima di tutto presso gli uffici del Comune in cui ti trovi per conoscere le attività che queste associazioni svolgono per le persone con disabilità sul territorio.

In alcune Regioni sono già presenti dei servizi dedicati alle persone con disabilità provenienti dall’Ucraina. Se sei sordo e ti trovi in Emilia-Romagna, Lazio o Campania, puoi richiedere assistenza nelle sezioni regionali dell’Ente nazionale sordi: una rete di operatori, volontari, interpreti e mediatori sordi sarà messa a tua disposizione per offrirti un supporto concreto.

Se sei affetto da una malattia rara, puoi richiedere assistenza contattando il numero verde 800 896949 dell’Istituto Superiore di Sanità, attivo dal lunedì al venerdì e raggiungibile da rete fissa e mobile. Infine, l’AISM-Associazione Italiana Sclerosi Multipla ha attivato la casella e-mail emergenzasmucraina@aism.it per raccogliere segnalazioni e offrire sostegno ai malati che necessitano di un’assistenza specifica

La Croce Rossa Italiana ha attivato il servizio telefonico gratuito #ProntoSoccorsoPsicologico al numero verde 800-065510 (attivo in lingua italiana e inglese, dal lunedì al sabato, dalle ore 8 alle 20).

Puoi inoltre chiedere informazioni presso il Comune in cui alloggi per sapere se sono stati attivati ulteriori servizi di assistenza psicologica.

Infine, se tuo un figlio ha necessità di supporto psicologico e sta frequentando una scuola italiana, puoi chiedere se l’Istituto in cui è iscritto ha attivato un servizio di assistenza psicologica per gli studenti giunti dall’Ucraina e per le loro famiglie.

Se hai un regolare permesso di soggiorno in Italia o in un altro Paese dell’UE e sei in possesso di un titolo di studio corrispondente a quello italiano richiesto, puoi accedere al sistema di formazione superiore, composto da Università, istituzioni di Alta formazione artistica, musicale e coreutica e formazione professionalizzante dovrai presentare la domanda di immatricolazione all’istituzione della formazione superiore da te prescelta, secondo le modalità, i termini e la documentazione previsti da ciascuna struttura.

L’Ateneo potrà richiederti di presentare ulteriore documentazione ai fini della valutazione del titolo estero. Per maggiori informazioni, consulta la circolare del Ministero dell’Università e della Ricerca nella pagina Studenti stranieri. Ricorda che gli studenti ucraini già soggiornanti, e in possesso di status di rifugiati o protezione temporanea, possono fruire di particolari condizioni di tutela, che ogni università, ente di ricerca, comparto AFAM - Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica ha la possibilità di attivare in autonomia.

Per ulteriori informazioni consulta i siti web dei singoli atenei o il sito del Ministero dell’Università e della Ricerca.

I titoli accademici di studio stranieri non hanno valore legale in Italia, per cui è necessario chiederne il riconoscimento se vuoi esercitare una professione, partecipare a un concorso o proseguire gli studi. Le procedure sono due: se chiedi il riconoscimento per accedere all’istruzione superiore o al proseguimento degli studi universitari, devi presentare la domanda presso i singoli Atenei italiani, che esamineranno il percorso di studi e riconosceranno la validità del titolo in Italia.

Invece, il riconoscimento è finalizzato ad ottenere l’accesso ai pubblici concorsi o ad altri benefici specifici, devi presentare la domanda all’amministrazione dello Stato competente. Per maggiori informazioni, consulta il sito del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Sito del CIMEA - Centro di Informazione sulla Mobilità e le Equivalenze Accademiche.

Sì, i minori stranieri di età compresa tra i 6 e i 16 anni di età presenti sul territorio italiano hanno diritto all’istruzione e sono soggetti all’obbligo scolastico nelle stesse forme e nei modi previsti per i cittadini italiani. Le istituzioni scolastiche potranno comunque individuare modalità organizzative e attività formative accessorie che consentano l’accesso a materiali ed attività didattiche on-line riferibili al percorso scolastico ucraino.

Per maggiori informazioni puoi consultare le note del Ministero dell’istruzione-Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione AOODPIT n. 381 del 4 marzo 2022 e AOODPIT n. 781 del 14 aprile 2022.

In Italia ci sono dei servizi pubblici che prevedono un’assistenza doposcuola per gli studenti più piccoli, di norma quelli frequentanti le scuole dell’infanzia e primarie.

Puoi verificare se la scuola alla quale sono iscritti i tuoi figli prevede questo servizio oppure puoi rivolgerti al Comune per verificare che siano attivi Centri Diurni per minori in grado di accogliere i tuoi figli.

Puoi effettuare l’iscrizione in qualsiasi momento dell’anno recandoti presso la segreteria di una scuola. Saranno quindi gli Uffici scolastici regionali, anche attraverso le scuole Polo individuate sul territorio, a regolare le iscrizioni e le modalità di inserimento presso la scuola alla quale verranno assegnati i tuoi figli.

Puoi consultare in proposito la nota del Ministero dell’istruzione-Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione AOODPIT n. 781 del 14 aprile 2022. Ricordati di portare con te il documento di identità, il codice fiscale e il certificato di vaccinazione dei tuoi figli, insieme a una dichiarazione da cui si evinca la scuola frequentata in Ucraina. Se non hai con te questi documenti basterà compilare un’autocertificazione.

Per contattare l’Ufficio Scolastico della Regione in cui ti trovi visita la sezione dedicata sul sito del Ministero dell’Istruzione.

Ci sono tante associazioni che si stanno mobilitando in tutta Italia per organizzare corsi di italiano, per adulti e bambini, destinati ai cittadini in arrivo dall’Ucraina.

La società Dante Alighieri organizza corsi di lingua italiana gratuiti che si possono seguire in presenza nelle Sedi e nei Comitati Dante presenti su tutto il territorio nazionale. Per conoscere le iniziative attive sul territorio, consulta questo sito oppure chiedi informazioni al referente della struttura che ti ospita oppure al Comune della città in cui ti trovi.

Sì, l’articolo 2 del DPCM del 28 marzo 2022 consente espressamente al beneficiario della protezione temporanea l’accesso al mercato del lavoro.

Questo articolo richiama quanto previsto dall’ordinanza di protezione civile n. 872 del 4 marzo 2022, secondo il quale “lo svolgimento di attività lavorativa sia in forma subordinata, anche stagionale, che autonoma è consentita alle persone provenienti dall’Ucraina a seguito della crisi in atto, sulla base della sola richiesta di permesso di soggiorno presentata alla competente Questura”.

È pertanto possibile iniziare sin dalla presentazione della domanda di protezione temporanea a svolgere attività lavorativa con la sola ricevuta, anche se ancora non è stato rilasciato il relativo permesso di soggiorno

È possibile cercare lavoro rivolgendosi ai Centri per l’impiego (CPI) e agli altri enti accreditati, ossia agenzie private per il lavoro (APL) autorizzate a offrire i servizi relativi a domanda e offerta di lavoro.

Sì, le sedi territoriali dell’Inps-Istituto nazionale di previdenza sociale possono erogare le prestazioni pensionistiche in favore dei cittadini ucraini che, a causa del conflitto in corso, hanno lasciato il proprio Paese d’origine per ristabilirsi in Italia o nel territorio di altri Stati.

Per maggiori informazioni leggi il messaggio n. 2302 dell’1 giugno 2022 dell’Inps.