Volontariato

Si riportano di seguito le domande più frequenti rivolte dai cittadini al Contact Center del Dipartimento sul volontariato di protezione civile

 

Per diventare volontario di protezione civile iscriviti a una delle organizzazioni inserite nell’Elenco centrale o negli Elenchi territoriali consultabili sul nostro sito e sui siti internet delle Regioni e delle Province Autonome. 

Per orientarti nella scelta dell'organizzazione alla quale iscriverti puoi valutare questi aspetti:

  • l’ambito territoriale  di intervento (internazionale, nazionale, regionale, comunale), 
  • la tipologia di eventi per i quali si interviene,
  • l’ eventuale specializzazione operativa dell'organizzazione (sub, cinofili, AIB),  
  • il livello di partecipazione alle attività istituzionali, la disponibilità richiesta ai volontari
  • la vicinanza della sede dell’associazione alla propria abitazione.

Contatta direttamente l'organizzazione di tuo interesse per richiedere informazioni sulle modalità di iscrizione e sull'esistenza di eventuali limitazioni (ad esempio il requisito della maggiore età ai fini dell'iscrizione).

Per ulteriori approfondimenti, consulta la sezione Volontariato del nostro sito.

Per contribuire agli interventi nelle zone colpite da disastri è necessario far parte di un’organizzazione di volontariato già addestrata all'intervento.

In questi casi, infatti, il contributo dei singoli non facilita le azioni di soccorso. Se sei già iscrittio a un’organizzazione, rivolgiti al tuo referente per richiedere indicazioni.

Se invece hai deciso di offrire aiuto per la prima volta, devi prima iscriverti a un’organizzazione di volontariato di protezione civile inserita nell’Elenco centrale o negli Elenchi territoriali.

In linea di principio, il datore di lavoro è tenuto a concedere i congedi retribuiti (i rimborsi verranno poi riconosciuti ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs. 1/2018).

Non sono infatti previste limitazioni allo svolgimento di attività di volontariato di protezione civile per un dipendente pubblico, salvo nel caso in cui si tratti di attività di gestione delle organizzazioni di volontariato (ad esempio, non si possono ricoprire incarichi direttivi all’interno dell’associazione dove si decide di svolgere la propria attività volontaria).

Per richiedere il rimborso compila il Modello richiesta di rimborso del datore di lavoro e invialo all’ente che ha attivato l’organizzazione entro due anni dalla conclusione dell'intervento, dell'esercitazione o dell'attività formativa a cui ha partecipato il tuo dipendente.

Nella richiesta, compilata su carta intestata e firmata dal titolare o dal legale rappresentante della stessa, indica il nominativo del dipendente, i giorni di impiego, l’evento al quale ha partecipato, il codice fiscale della Società e le modalità di accredito delle somme dovute.

Per maggiori informazioni è possibile visitare la sezione Procedure per i rimborsi del nostro sito.

Per richiedere il rimborso, compila il Modello richiesta di rimborso del lavoratore autonomo e invialo alla tua Regione o al Dipartimento della Protezione Civile, allegando la dichiarazione dei redditi relativa all’anno precedente all’attività svolta.

Per maggiori informazioni, visita la sezione Procedure per i rimborsi del nostro sito.

I mezzi del Dipartimento della Protezione Civile sono identificati da numero di targa nel formato DPC*A00000 in rosso, con asterisco di sigillo della Repubblica italiana e numerazione crescente a partire da A00001.

Se la tua segnalazione non riguarda uno di questi mezzi, ma un veicolo appartenente a un'organizzazione di volontariato o a gruppo comunale di protezione civile, sottoponi la questione direttamente al Comune o alla Regione di riferimento.

La gestione della viabilità non rientra tra i compiti di protezione civile, ma è una competenza esclusiva delle Autorità di pubblica sicurezza e dei soggetti preposti.

In condizioni particolari, però, le organizzazioni di protezione civile possono supportare le Forze di Polizia svolgendo attività di assistenza e informazione alla popolazione.

L’impiego dei volontari è quindi consentito alle seguenti condizioni:

  • che sia univocamente individuato il soggetto coordinatore delle attività (Polizia locale o altra Forza di Polizia),
  • che sia chiaramente stabilito e condiviso con i volontari impiegati che le attività da svolgere non comportano alcuna sostituzione o surroga di funzioni (ad esempio, è vietato l’utilizzo di "palette dirigi-traffico"),
  • che i volontari impiegati siano informati sui compiti da svolgere e siano organizzati e coordinati attraverso azioni pianificate dalla competente Autorità di Polizia che rimane, in ogni momento, referente e responsabile delle attività.

Le segnalazioni di uso improprio del volontariato vanno indirizzate al Comune in cui si è svolta la manifestazione.

Per approfondimenti sulle modalità di impiego del volontariato di protezione civile nelle manifestazioni pubbliche, puoi consultare la circolare del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 6 agosto 2018.

Se ritieni che i compiti che ti sono stati assegnati non siano riconducibili ad attività di protezione civile, inoltra la segnalazione alla Segreteria nazionale della tua organizzazione o, nel caso tu faccia parte di un gruppo comunale, al Comune e alla tua Regione di appartenenza.

Per approfondimenti sul coinvolgimento delle associazioni di volontariato nell’organizzazione di eventi, consulta la circolare del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 6 agosto 2018.

Il Dipartimento della Protezione Civile può concedere i contributi alle organizzazioni di volontariato, iscritte nell'Elenco nazionale, per potenziare attrezzature e mezzi, migliorare la preparazione tecnica e formare i cittadini.

I contributi sono concessi nei limiti degli stanziamenti destinati allo scopo. Le domande per la concessione dei contributi vanno presentate entro il 31 dicembre di ogni anno, utilizzando l’apposita modulistica.